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L’INQUISIZIONE NON VA IN VACANZA. CHIUDE IL BLOG DEL TEOLOGO JUAN MASIÁ

Tratto da: Adista Documenti n° 87 del 05/09/2009

DOC-2172. MADRID-ADISTA. L’“Inquisizione S.A.”, dove per S.A. si intende, come spiega il gesuita Juan Masiá, “Società anonima”, ha colpito ancora: a farne le spese è stato proprio il teologo spagnolo, attualmente professore di Bioetica a Osaka e Matsuyama, in Giappone, già una volta vittima di attacchi inquisitoriali, quando, nel 2006, gli fu tolta la cattedra di Bioetica alla Pontificia Università di Comillas di Madrid per le sue teorie biogenetiche (v. Adista n. 28/06). Questa volta, invece, in seguito alle pressioni esercitate dai vescovi spagnoli sui suoi superiori della Compagnia di Gesù, Juan Masiá si è visto costretto a chiudere il suo seguitissimo blog (“Vivere e pensare alla frontiera”) sul portale spagnolo Religión Digital, assumendosi lui stesso la responsabilità di interrompere il contatto con i lettori per risparmiare al padre provinciale dei gesuiti in Giappone, Shogo Sumita, il dolore di impartire un ordine formale in tal senso. Era già da mesi che i vescovi spagnoli trasmettevano le loro lamentele a p. Sumita, ma, stando a quanto scrive un altro gesuita amico di Masiá, lo scrittore e giornalista Pedro Miguel Lamet, la goccia che ha fatto traboccare il vaso sarebbe stato uno degli ultimi post del suo blog, dal titolo “Paella mixta y encíclica variada... de la casa”, in cui il teologo, paragonando la Caritas in veritate ad una paella, ne evidenziava limiti e contraddizioni (il post è stato poi ripreso da Masiá come parte di un commento più ampio dal titolo “Las lentes bifocales de la Curia romana”, pubblicato dal portale Atrio il 23 luglio scorso).

Ad annunciare la decisione di chiudere il blog è stato, il 28 luglio scorso, lo stesso Juan Masiá in una lettera aperta al direttore di Religión Digital, José Manuel Vidal, volendo opporre al “vizio del segreto” la “virtù dell’informazione”, nella ricerca di una trasparenza di cui certamente non abbonda la Chiesa di oggi. E un profondo dispiacere ha espresso, in un’altra lettera aperta, il direttore del portale spagnolo: “Dispiace sempre che si metta a tacere una voce. E ancor di più nella Chiesa. E una voce tanto significativa come quella di Juan Masiá. Perché Juan, da quando ha perso la sua cattedra di Bioetica a Comillas, esercitava la docenza ed evangelizzava dal suo blog. Uno dei più visitati della rete. E con enorme ripercussione all’interno e all’esterno delle mura ecclesiastiche”. E se Vidal ha annunciato che il blog di Masiá resterà comunque aperto sul portale, per permettere ai lettori di alimentarsi con tutto ciò che egli è venuto scrivendo durante gli anni, è stato già aperto un nuovo sito del teologo, all’indirizzo www.juanmasia.net.

Di seguito, in una nostra traduzione dallo spagnolo, l’articolo ripreso da Atrio dal titolo “Le lenti bifocali della Curia romana”, la lettera aperta di Masiá a José Manuel Vidal e ampi stralci dei commenti di Pedro Miguel Lamet (21rs, 28/7) e di José Maria Castillo (Religión Digital, 29/7). (claudia fanti)

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