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GAY, ABORTO, MATRIMONIO: IL VICARIO DI MAIORCA APRE. MA POI È COSTRETTO A SMENTIRE

Tratto da: Adista Notizie n° 5 del 08/02/2014

37499. MAIORCA-ADISTA. Il vicario generale della diocesi di Maiorca, don Antoni Vera, si è affrettato a manifestare «adesione e comunione con la dottrina che insegna e predica la Chiesa cattolica, in particolare per quanto riguarda la difesa della vita, del matrimonio e della famiglia». Professione di fedeltà cui si è sentito obbligato dopo la pubblicazione, solo due giorni prima, il 21 gennaio, dell’intervista rilasciata a El Mundo. Ma se contesta decisamente il titolo che il quotidiano aveva apposto al servizio, “Rispetto e accetto perfettamente, come il papa, il matrimonio fra gli omosessuali”, smentisce un po’ più sui generis quanto compariva nel testo: «È possibile – scrive nel comunicato del 23/1 – che, nel quadro di una conversazione ampia, non mi sia espresso con chiarezza sufficiente e forse questo ha provocato un’interpretazione erronea». E tuttavia le sue parole, su argomenti controversi nella Chiesa, lasciavano pochi dubbi.

Sul sacerdozio alle donne, per esempio, questa la risposta di don Vera secondo il quotidiano spagnolo: «Personalmente non mi farebbe problema, non mi importerebbe. Altra cosa è che a livello disciplinare la Chiesa ancora non lo abbia assunto. Tanto meno si può limitare il problema delle donne nella Chiesa a fatto se possono accedere al sacerdozio o no. La donna ha altri protagonismi nella Chiesa e una presenza numerica che va sempre crescendo nell’ambito degli impegni pastorali. Il sacerdozio femminile potrebbe essere una soluzione per sopperire alla mancanza di sacerdoti». Allora per lo stesso motivo, suggerisce il giornalista, potrebbe essere fautore della fine del celibato obbligatorio per i preti. «Sì – ammette Antoni Vera – sono favorevole a che questi possano sposarsi, perché la questione non riguarda l’essenza del ministero. Il messaggio è lo stesso, lo può trasmettere allo stesso modo un parroco sposato o non sposato. Sono questioni storiche per la figura del ministero ordinato».

E che opinione si è fatto, incalza il giornalista, della riforma della legge sull’aborto proposta dal Partito popolare (v. Adista Notizie n. 1/14)? «Mi risulta difficile parlare di aborto», è l’immediata reazione dell’intervistato, che poi precisa: «Non dico no all’aborto in ogni caso, ma è un tema sul quale riflettere molto. Una cosa è quando ci troviamo in presenza di una situazione complessa e concreta come può essere uno stupro, altra cosa è la rilassatezza del “viviamo come vogliamo” e poi decidere di abortire. Ogni caso è a sé, non si deve generalizzare. Credo sia necessario rafforzare l’educazione sessuale fra i giovani e insegnar loro la parte positiva della sessualità. La sessualità è bella e per questo occorre preservarla e abbellirla ancor di più, deve essere un atto d’amore». Anche fra persone dello stesso sesso e che vogliono sposarsi? «La Chiesa – risponde con decisone don Antoni Vera – deve accogliere e rispettare la decisione delle persone, dobbiamo essere comprensivi con queste persone e vederle come persone che sviluppano la loro reciproca considerazione con normalità. Nel mio caso, per questione generazionale, mi costa assumere questo atteggiamento, ma non sono nessuno per giudicare, come il papa, li accetto perfettamente». (e. c.)

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