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Metodisti e anglicani vicini alla piena comunione?

Metodisti e anglicani vicini alla piena comunione?

LONDRA-ADISTA. I ministri metodisti potrebbero ottenere la facoltà di officiare le celebrazioni anglicane: dipenderà dalle decisioni che prenderà, il mese prossimo, il Sinodo generale della Chiesa d’Inghilterra riguardo alle proposte di proseguire il percorso di avvicinamento tra le due Chiese, arrivando alla piena comunione. Attualmente, le relazioni tra le due confessioni cristiane sono regolate dall’accordo anglicano-metodista del 2003, che prevede già l’impegno a lavorare insieme in diversi ambiti, come quello missionario. Quell’accordo, si legge nel documento sinodale che presenta le linee del prossimo incontro, «non intendeva essere un traguardo definito per le nostre due Chiese, quanto piuttosto, come recita l’allegata Dichiarazione comune nel primo paragrafo, “un grande trampolino di lancio sulla via verso l’unità organica”, in cui vi sono altri passi ancora da compiere». Una comunione più stretta offrirebbe opportunità di vivere «nuovi modi di celebrare e di testimoniare», nonché «una cooperazione ecumenica per la vita e la missione della Chiesa rurale», spesso in difficoltà nel servire le comunità.

Certamente uno dei punti chiave del dibattito sarà l’insistenza sull’ordinazione episcopale necessaria per il ministero ordinato. Attualmente, infatti, i ministri metodisti vengono ordinati dal presidente “presbiterale” della Conferenza metodista, e non da un vescovo. Il vescovo anglicano Jonathan Baker e il metodista Neil Richardson, in una dichiarazione congiunta che presenta le proposte, affermano: «Riteniamo che queste proposte sul ministero episcopale e sulla riconciliazione dei ministeri presbiterali siano congruenti con l’insegnamento e la prassi delle nostre due Chiese, e che possano ora essere presentate per l’accettazione». Questo passaggio rafforzerà una nuova profonda comunione tra le nostre Chiese e la nostra comune missione».  

Non è la prima volta che metodisti e anglicani si avvicinano alla piena comunione, dopo lo “scisma” che, nel XVIII secolo, portò alla nascita della Chiesa metodista, sorta come movimento di riforma in seno a quella anglicana. Nel 1972 una proposta di riunificazione non venne approvata per pochi voti. 

* Foto di Antony McCallum, http://www.wyrdlight.comtratta da Wikimedia Commons, immagine originale e licenza

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