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Chiesa d'Inghilterra, quattro vescovi investigati

Chiesa d'Inghilterra, quattro vescovi investigati

YORK-ADISTA. L’arcivescovo anglicano di York, John Sentamu, il secondo più importante della Chiesa d’Inghilterra dopo l’arcivescovo di Canterbury, ed altri 4 vescovi sono stati sottoposti a una investigazione della polizia per aver omesso di riportare alle autorità accuse di abusi sessuali, secondo quanto riporta il quotidiano britannico The Times (2/4). Matthew Ineson, ex prete, ha infatti dichiarato di essere stato abusato negli anni ’80, all’età di 16 anni, dal pastore Trevor Devamanikkan. Secondo documenti del 2013, Sentamu avrebbe ricevuto le accuse di Ineson, ma avrebbe raccomandato di non intraprendere alcuna azione garantendo, piuttosto, le sue preghiere «in questo difficile momento». L’accusato fu trasferito a Witney, nell’Oxfordshire, prima di essere poi accusato, l’anno scorso, di sodomia e di aggressione sessuale, ma si è suicidato il giorno prima di affrontare la corte in tribunale.

La diocesi di York insiste sul fatto che Sentamu non è stato negligente perché la responsabilità della denuncia era del vescovo locale di Ineson, Steven Croft, all’epoca vescovo di Sheffield. Il Times scrive che anche se la Chiesa anglicana non è ancora stata contatata dalla polizia, le indagini della polizia del Sud Yorkshire sarebbero già in corso.

Ineson ha affermato di aver rivelato l’abuso di cui è stato vittima già nel 2012 al vescovo di Doncaster Peter Burrows e a Steven Croft, che ora è vescovo di Oxford; l’anno dopo, all’arcidiacono (oggi vescovo di Leicester) Martyn Snow, e di aver informato anche l’arcivescovo di Beverley Glyn Webster. Il quale gli avrebbe assicurato «le sue preghiere». «Non sapevo cosa fare», ha detto Ineson, che poi ha lasciato il sacerdozio.  «Pensavo che non mi credessero e continuava a girarmi in testa l’interrogativo su cosa stesse facendo Devamanikkam in quel momento». «Mi dispiace che Ineson senta di non essere stato ascoltato e che per questo abbia sofferto», è stata, l’anno passato, la risposta di Croft. «Ci dispiace – gli ha fatto eco un portavoce del vescovo di Doncaster – che la Chiesa non gli abbia offerto una migliore protezione e un sostegno, all’epoca».

Una portavoce del National Safeguarding Team (NST) della Chiesa d’Inghilterra ha affermato che la polizia non ha ancora chiesto un contatto «ma ovviamente coopereremo totalmente se richiesti»; non solo, ma ha assicurato che avvierà un’indagine sul caso: «È stato preso molto sul serio da quando ne siamo venuti a conoscenza», ha aggiunto. (ludovica eugenio)

* John Sentamu in una foto di Nick tratta da Wikimedia Commons, immagine originale e licenza

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