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500 e 1: è prossimo il Sinodo luterano dopo la celebrazione del quinto centenario della Riforma

500 e 1: è prossimo il Sinodo luterano dopo la celebrazione del quinto centenario della Riforma

Dal 28 aprile al 1° maggio si svolgerà a Roma (presso l’Hotel Villa Aurelia in Via Leone XIII 459) l’assemblea annuale del Sinodo, l’organo sovrano che dibatte e delibera su tutte le materie della vita ecclesiale. Un comunicato della Celi (Chiesa Evangelica Luterana in Italia) annuncia che «l’edizione 2018 sarà fortemente caratterizzata dall’elezione dei nuovi Decani della Celi che si svolgerà la sera del 30 aprile». Il Decano, affiancato dal Vicedecano, è il capo spirituale della Chiesa e, quale presidente del Concistoro, ne guida anche il suo governo con un mandato di 4 anni. «Diversamente da quanto avviene in altre confessioni cristiane – segnala il comunicato –, i vertici della Chiesa sono cariche a carattere temporaneo, eventualmente rinnovabili per una volta sola».

Ma l’imminente Sinodo «sarà importante anche perché rifletterà sul futuro della Celi all’indomani dell’intenso anno di celebrazioni in occasione del quinto centenario della Riforma di Lutero: un compito sintetizzato dal titolo dell’edizione 2018 e cioè “Quo vadis, Celi? - 501°, e adesso?”». Domanda cui si impegneranno a rispondere i delegati attraverso quattro gruppi di lavoro sui temi: i punti forti che contraddistinguono la Celi; le priorità su cui puntare; Fundraising: come riuscirci al meglio; internet: come presentarsi al meglio. È stato scelto questo percorso, ha dichiarato Georg Schedereit – presidente del Sinodo che guiderà l’Assemblea insieme al vicepresidente Wolfgang Prader – perché «dai sinodali è emersa la volontà di interrogarsi costruttivamente, agendo per il futuro senza adagiarsi sulla visibilità e la considerazione che il luteranesimo ha indubbiamente guadagnato nella società italiana nell’anno delle celebrazioni della Riforma».

Il comunicato è corredato da una piccola scheda che spiega che la Celi, «statutariamente bilingue, italiana e tedesca, è un ente ecclesiastico che attualmente raggruppa 15 comunità, dalla Sicilia all’Alto Adige. I suoi rapporti con la Repubblica Italiana sono regolati dalla legge n° 520 del 1995 (Intesa secondo l’art. 8 della Costituzione)». La più antica di tali comunità è quella di Venezia, risalente alla Riforma attuata dal monaco agostiniano Martin Lutero nel 1517.

Attualmente la Celi «è fortemente impegnata non solo nella cura delle anime, ma anche in numerosi ambiti quali cultura, sanità, scuola, assistenza a poveri e immigrati, educazione ambientale, pari opportunità uomo-donna, difesa delle diversità e lotta alle discriminazioni, partecipazione al dibattito etico, religioso e politico». È proprio per questo impegno che «la Chiesa Luterana (una chiesa senza grandi patrimoni) riceve ogni anno la fiducia e il sostegno di tantissimi italiani che scelgono di destinarle l’otto per mille sulla dichiarazione dei redditi: così, dal riepilogo delle scelte espresse - pubblicato sul sito del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) - emerge che nel 2015 (ultimo dato disponibile) le firme a favore della Celi sono state oltre 66.000».

*Foto tratta da Wikipedia Commons immagine originale e licenza

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