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"Imitazione di Cristo e sequela di Gesù". Il testamento spirituale di Leonardo Boff

Tratto da: Adista Documenti n° 42 del 08/12/2018

DOC-2948. SAN PIETRO IN CARIANO (VR)-ADISTA. È sicuramente un'impresa inedita quella in cui si è voluto cimentare, dopo 50 anni di lavoro teologico, il brasiliano Leonardo Boff, tra i Padri fondatori della Teologia della Liberazione e massimo esponente dell'ecoteologia: il lavoro minuzioso, durato due anni, di ritradurre dal latino medievale l'Imitazione di Cristo, il libro più letto al mondo dopo la Bibbia. Lo ha fatto però in uno stile più consono alla sensibilità attuale, cioè in un'ottica di superamento dell'interpretazione dualista propria della visione medievale del mondo, e completandolo inoltre con un'ampia parte finale in linea con lo spirito contemporaneo e nel segno del moderno paradigma cosmologico.

Un'impresa che Leonardo Boff ha definito come il suo “canto del cigno” e che è ora accessibile anche ai lettori italiani, grazie alla casa editrice Gabrielli con cui il libro è appena uscito, con il titolo Imitazione di Cristo e sequela di Gesù (pp. 253, 19 euro; il libro può essere richiesto ad Adista, tel. 06/68801924, e-mail: abbonamenti@ adista.it, oppure acquistato online sul sito www.adista.it).

Scritto nel 1441 dal venerabile Tommaso da Kempis, il libro, che è stato letto e citato persino da figure come Freud, Jung e Heidegger, è composto da quattro capitoli, a cui Boff ha voluto aggiungere un quinto, dal titolo "La sequela di Gesù lungo i cammini della vita", affiancando così due temi, l'imitazione e la sequela, che, pur elaborati in epoche diverse, si completano e si arricchiscono mutuamente. Perché, se il Gesù dell'Imitazione di Cristo è quello che parla all'interiorità umana, indicando i lati oscuri dell'anima, predicando il totale svuotamento di sé, l'umiltà estrema e l'illimitata fiducia nella forza della grazia divina, il Gesù della Sequela è, come scrive Boff nell'Introduzione, «quello che parla alle moltitudini, ai poveri, ai peccatori, quello che presenta un progetto di trasformazione totale dell'intera realtà, a cominciare dai poveri». È «il Gesù liberatore che apre nuove prospettive sulla realtà come la conosciamo oggi e invita a impegnarsi a favore degli ultimi, di chi è reso invisibile nella sua dignità e nei suoi diritti». È colui che «ci ha dato in eredità un grande sogno, il Regno di Dio fatto di amore, di misericordia, di perdono, di fraternità, a partire dagli ultimi e dalla dignità che proviene dal sapersi e sentirsi figli e figlie di Dio». Colui di cui vogliamo conoscere la «prassi storica per lasciarcene ispirare all’interno delle mutate condizioni del nostro tempo», ma «sempre nello stesso spirito e con lo stesso atteggiamento».

Qui alcuni stralci tratti dal quinto capitolo del libro, quello scritto interamente dal teologo della liberazione brasiliano.

Parte del fronte di copertina del libro di Leonardo Boff, Imitazione di Cristo e Sequela di Gesù (traduzione di Claudia Fanti), tratto dal sito dell'editore Gabrielli

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