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Un papa mobile. Francesco, dieci anni di pontificato

Un papa mobile. Francesco, dieci anni di pontificato

Tratto da: Adista Documenti n° 8 del 04/03/2023

 

DOC-3235. ROMA-ADISTA. Non si tratta di celebrare un anniversario – i 10 anni di papa Francesco al soglio pontificio (era il 13 marzo 2013) – e neanche di fare un bilancio, più o meno accompagnato da numeri e statistiche da ascrivere all’attivo o al passivo (quanti fedeli, quanti preti, quanti laici coinvolti…). Piuttosto è l’occasione di ricapitolare temi e problemi sui quali questo papa sta lasciando un segno, anche se dai frutti di questo si conoscerà appieno la direzione.

A parte Giovanni XXIII, sensibile all’umanità e coraggioso ecclesialmente fino al punto da indire quella “rivoluzione” chiamata Concilio Vaticano II, Bergoglio è il pontefice che più degli ultimi altri ha scosso e mobilitato il sonnacchioso corpo della Chiesa cattolica. Partendo probabilmente da se stesso, e mettendo mano a situazioni di cui, da vescovo di Buenos Aires, forse non sospettava la portata e la necessità.

Coraggioso dunque, questo papa, che infatti ha il Vaticano II come orizzonte. Coraggioso quando non ha rinunciato a vedere e a lasciare venire alla luce le tante debolezze, i tanti peccati, i tanti arroccamenti della Chiesa cattolica, le difese a oltranza dell’istituzione, talvolta calpestando quell’umanità che, nel segno di Cristo, avrebbe dovuto proteggere ed esaltare.

Non per questo dalla sua azione si può derivare una “conversione” all’essenza evangelica fondante del ministero petrino. Sia per formazione (egli stesso è figlio di questa Chiesa sorda), sia perché capo di un’istituzione millenaria che per la propria sopravvivenza chiede di pagare uno scotto e forse nessuno degli ultimi papi ha avuto la ferma opposizione di ecclesiastici che non vogliono minimamente vederne minata la solidità e la tradizione blasonata.

Qui di seguito alcuni nostri articoli che ripercorrono l’atteggiamento e le posizioni assunte in questi dieci anni da papa Francesco in diversi ambiti, vuoi per scelta, vuoi perché gli sono esplosi fra le mani:

riforma della Curia e finanze vaticane;

magistero rispetto a morale, donne, lgbt, ministero ordinato;

abusi sessuali e spirituali a carico di preti e religiosi;

ecologia, movimenti sociali, indigeni;

sovranismi;

migranti.

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