"Ora della verità", "Purgatorio", "la nuova Chiesa": Renata Patti racconta la sua storia tra i Focolari in una intervista
«Una storia dolorosa, ferite profonde, cicatrici indelebili. Al limite della morte psicologica e spirituale. Le derive settarie in alcuni nuovi movimenti, non solo riconosciuti ma sopravvalutati nella Chiesa cattolica recente, hanno effetti mortali. Nel caso del Movimento dei Focolari, il dramma è che questa deriva trova chiaramente la sua fonte nei testi della fondatrice, Chiara Lubich. Il dramma, più precisamente, si trova in una contraddizione fondamentale. Da un lato, non si può negare la profondità dell’esperienza spirituale e mistica di Chiara Lubich. Non si può negare nemmeno la ricchezza del movimento che ha suscitato. La fecondità spirituale per migliaia di donne e uomini che si sono legati e sono ancora legati al movimento. D’altra parte, c’è nella fondatrice quasi un’identificazione personale con Dio stesso e, a partire dal suo misticismo dell’unità, l’obbligo di rinunciare totalmente alla propria personalità, ad ogni volontà personale. Quindi, all’interno dei Focolari (comunità di vita), le manipolazioni mentali da parte dei responsabili e la graduale dissoluzione delle persone, fino alla tentazione del suicidio e talvolta il passaggio all’atto». Sono le parole che il teologo domenicano belga p. Ignace Berten aveva scritto qualche anno fa a conclusione del libro-autobiografia Dieu les Focolari et moi (Editions Mols, 2021) di Renata Patti, fuoriuscita dal movimento dei focolari dopo quarant'anni passati al suo interno. Queste parole sono state riprese in una lunga intervista sul blog Le Candide del giornalista cuneese Alessandro Giordano (9/11) alla stessa Patti, che ha ripercorso la sua esperienza tra i Focolarini dall’età di 11 anni fino ai 50 e ha spiegato perché la causa di beatificazione della fondatrice del movimento, Chiara Lubich, avviata ma apparentemente arenatasi da alcuni anni, non sarebbe opportuna. D'altronde lo stesso p. Berten aveva espresso analoga posizione sul carattere controverso della spiritualità della Lubich in una lettera a mons. Angelo Amati, delegato episcopale per la causa di beatificazione, in cui sottolineava la potenzialità di derive settarie racchiusa nel pensiero e nel comportamento della Lubich.
Qui l'intervista a Renata Patti su Le Candide .
Il libro di Renata Patti può essere scaricato gratuitamente in italiano a questo link
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