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Verso le elezioni: Il Terzo Settore chiede un'Europa di pace, diritti, accoglienza, sostenibilità

Verso le elezioni: Il Terzo Settore chiede un'Europa di pace, diritti, accoglienza, sostenibilità

Anche il “Forum Nazionale del Terzo Settore” – organismo di rappresentanza unitaria del Terzo settore italiano, al quale aderiscono circa 100 realtà associate, tra cui Acli, Agesci, AOI, Arci, Cittadinanzattiva, Cnca, Csi, Emmaus Italia, Focsiv, Fondazione Exodus, Legambiente, Movimento Cristiano dei Lavoratori, Salesiani per il Sociale, Slow Food Italia, Uisp – scende in campo, in occasione delle elezioni di giugno per il rinnovo del Parlamento Europeo, con l’appello “Per un’Europa democratica, solidale e sostenibile”, diramato ieri, 14 maggio.

Post-pandemia, guerre, sovranismi: l’Europa sotto minaccia

A parere delle organizzazioni del Terzo Settore italiano, la prossima tornata elettorale si celebrerà «in uno scenario inedito», segnato dall'eredità della pandemia e dall’attualità delle tensioni geopolitiche in Ucraina e Medio Oriente «che costituiscono una minaccia concreta alla sicurezza del continente». Il panorama europeo è reso ancor più inquietante dalla crescita inarrestabile delle forze populiste, «che mette in discussione aspetti fondamentali della costruzione europea fondata su partecipazione e diritti per tutti e tutte». Per tutto questo occorre oggi, alla vigilia del voto, riaffermare i principi fondativi dell'Unione, antidoto alle grandi sfide che il continente deve oggi affrontare.

I pilastri: pace, diritti, accoglienza, sostenibilità

L’appello si snoda intorno a 5 punti tematici fondamentali:

1. «Un'Europa di pace, che tutela libertà e democrazia»: l’ideale di un’Europa che vive in pace e ripudia la guerra è alla base della sua costituzione, e deve essere coltivata investendo su democrazia, diplomazia e cooperazione, rafforzando il ruolo del Parlamento Europeo contro tentazioni egoistiche e populiste.

2. «Diritti e ben-essere alla base di un welfare europeo»: il sogno è quello di creare un welfare europeo per aggredire le disuguaglianze e ripristinare il pieno godimento dei diritti e il «bene-essere» per tutti i popoli del continente.

3. «Accoglienza e inclusione dei migranti nel rispetto del diritto internazionale», a partire dal rifiuto categorico delle pratiche di respingimento collettivo e di esternalizzazione delle frontiere, e garantendo un controllo capillare del mare per soccorrere i migranti che rischiano di naufragare nel Mediterraneo.

4. «Nessun indugio sulla strada della sostenibilità ambientale»: l’Europa, chiede il Terzo Settore, si renda «un esempio a livello globale» del perseguimento egli obiettivi di Parigi e dell’Agenda 2030, senza ripensamenti, corporativismi e negazionismi.

5. «Economia sociale e solidarietà internazionale: modelli da promuovere».

Scarica e leggi l’appello del Forum Nazionale del Terzo Settore

 

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