Venezuela: sarà la Corte suprema a decretare la vittoria alle elezioni del 28 luglio
Sarà la Corte suprema (Tribunal superior de Justicia) a esprimersi sui risultati ufficiali delle elezioni del 28 luglio scorso in Venezuela. Sarà un «verdetto definitivo» senza possibilità di appello. «I magistrati di questo Tribunale si dedicano alla perizia di tutto il materiale registrato - fisicamente e digitalmente - e all'inchiesta sul massiccio attacco informatico di cui è stato oggetto il Consiglio elettorale nazionale» (Cne) ha spiegato in una conferenza stampa la presidente della Corte, Caryslia Rodríguez, che ha aggiunto: «La sentenza sarà definitiva e avrà carattere di res judicata di adempimento obbligatorio».
Sia il presidente uscente Nicolás Maduro, sia il leader della Piattaforma Unita Democratica (Pud) Edmundo Gonzalez Urrutia rivendicano la vittoria, il primo con il 51% dei voti in base al conteggio del Cne, il secondo con un 70% delle preferenze, in base ad un conteggio indipendente.
La repressione delle proteste dopo la proclamazione della vittoria di Maduro, pur in assenza dei verbali ufficiali degli scrutini, ha provocato 24 morti e oltre 2.200 arresti tra le fila dell'opposizione. Fra le persone arrestate ci sarebbe anche un numero imprecisato di italo-venezuelani.
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