Presentata la IV edizione del Festival Sabir, dedicata al giovane eritreo morto a Pozzallo
Presentata ieri a Roma, presso la Casa del Cinema di Villa Borghese, la IV edizione di Sabir, Festival diffuso delle culture mediterranee . La conferenza stampa si è tenuta in una data simbolica, il 3 ottobre, Giornata nazionale in ricordo delle vittime delle migrazioni, istituita dal Parlamento italiano nel 2016 per non dimenticare le 368 persone, per lo più eritree, annegate nel naufragio di Lampedusa (3 ottobre 2013).
L'edizione 2018 del Festival è dedicata al giovane poeta eritreo Tesfalidet Tesfom, morto di stenti appena sbarcato a Pozzallo, il 12 marzo scorso, dopo il recupero in mare da parte della ong spagnola Proactiva Open Arms. «Riusciva a malapena a camminare» ha raccontato il medico che l'ha soccorso sul suolo Italiano, «l’ho dovuto prendere in braccio. Gli ho chiesto perché era in quelle condizioni e lui ripeteva Libia, Libia».
La conferenza stampa si è aperta con la recita, da parte dell'attore Giuseppe Cederna delle due poesie che il giovane portava con sé.
Sono poi intervenuti Filippo Miraglia dell’Arci, Susanna Camusso della Cgil, l’assessore alla Cultura Andrea Cusumano di Palermo, Roberto Rossini delle Acli e Oliviero Forti di Caritas Italiana.
Di seguito alcune immagini del flash mob che ha aperto i lavori (nelle fotografie il ritratto del giovane poeta eritreo).
Il programma completo, con l’elenco degli ospiti e i numeri delle scorse edizioni (presenze, dibattiti, spettacoli ecc) su www.festivalsabir.it – Il video della conferenza stampa completa è sulla pagina facebook Sabir Festival.
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